mercoledì 29 maggio 2013

12 giugno, ricomincia la protesta dei dimenticati





Non ci stiamo! Insieme a cassaintegrati, esodati, disoccupati, famiglie che non arrivano non a fine mese e nemmeno alla seconda settimana ma proprio non arrivano più, pensioni da fame, Signori Politici, Ministri di questo Governo, Presidente Napolitano, possiamo ricordarvi che ci siamo anche NOI? Oppure circa tre milioni di cittadini italiani, di ogni età, feriti da disabilità, impediti a lavorare, studiare,crescere, vivere non esistono? Cancellati dai vostri programmi, inesistenti nei vostri dibattiti, esclusi da possibili riforme, restiamo solo negli articoli della Costituzione e delle leggi inapplicate.
Da un lato malattie devastanti, dall'altro una politica che non sa che esistiamo e nel mezzo NOI, la parte più debole ed esposta del popolo italiano. Dimenticati con le nostre famiglie da tutti, politici, stampa e televisioni, ma non dalla disoccupazione, tasse, pensioni da fame, licenziamenti. Con qualcosa in più: sofferenza fisica e morale, la morte per mano, l' indifferenza di chi potrebbe ma non fa, la dignità negata.
Ma NOI non ci stiamo, non POSSIAMO starci, prima che DISABILI siamo mamme, papà, figli, fratelli, abbiamo sentimenti, abbiamo una vita di affetti che vogliamo difendere.
E proprio NOI, i più deboli della società, che conosciamo meglio di chiunque quali sono i bisogni ma anche gli sprechi, gli abusi , quanto è inutile e quanto è necessario per cambiare un sistema che non funziona, presenteremo un progetto per riformare il Sistema Assistenziale, realizzabile, sperimentato, in linea con la tenuta dei conti, e con la dignità di chi, senza colpa alcuna, è costretto a vivere con una grave disabilità.
Paralizzati, in carrozzina, con respiratori e salvavita, da ogni parte d'Italia, armati solo della nostra dignità offesa e del diritto di ogni persona, disabile o abile, a vivere la propria dimensione nel miglior modo possibile, il 12 GIUGNO saremo ancora davanti al Ministero Economia e Finanze, per chiedere assistenza, sostegno economico, libertà di accesso alle cure, partecipazione, impegni certi, a denunciare la vergogna di uno Stato che dimentica i suoi doveri.

Laura Flamini
(Presidente Comitato 16 Novembre Onlus)


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