lunedì 28 febbraio 2011

Fazio Pinocchio: come vantarsi dei "nuovi LEA" senza approvarli mai

Il Ministro della  Salute Fazio fa anche lui, come Berlu, ottima narrazione. Non passa settimana senza che annunci novità migliorative sui LEA, che il governo ha ritirato 3 anni fa e non ha nessuna intenzione di sbloccare. Costerebbero, occhio e croce, 1 miliardo di €, e per il governo non sono affatto una priorità. Ma questo, Fazio non lo dice.
E l'opposizione? Dorme. Sogni d'oro.
(Alberto Damilano)

Giornata malattie rare, nei Lea codificate altre 109
Centonove nuove malattie rare sono state inserite nei nuovi Lea, ora sul tavolo del ministero dell'Economia per l'approvazione. Le nuove malattie rare vanno ad aggiungersi alle 500 già codificate. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, nel corso della conferenza stampa di presentazione di uno spettacolo teatrale e di un libro di racconti dedicati alle malattie rare, in vista della Giornata mondiale delle malattie rare in programma oggi. Fazio ha spiegato che «la codificazione di nuove malattie rare è un fatto importante perché consente ai pazienti di avere vantaggi in termini di esenzioni e servizi da parte dei Sistema sanitario nazionale, a partire già dalle analisi per il sospetto diagnostico. Nei nuovi Lea» ha concluso il ministro «abbiamo anche livelli diversificati di assistenza domiciliare integrata».
(Doctornews)

mercoledì 23 febbraio 2011

Sardegna regione pilota nell'assistenza domiciliare per malati gravi tracheostomizzati

Comunicato stampa
Oggi, 22 febbraio 2011, è stata approvata dalla Giunta Regionale Sardegna la delibera 9/13 che potenzia il progetto ritornare a casa di euro 1.500.000, in pratica c'è un potenziamento annuo dei piani di 18.000 € per i malati che sono portatori di gravi patologie degenerative in ventilazione meccanica per ore 24.
L'assessore Liori ha mantenuto gli impegni presi nell'incontro con Viva la Vita Sardegna ONLUS in occasione del presidio del 16 dicembre 2010.
Un sentito grazie da parte dei malati gravi all'Assessore dott. Liori, al Direttore Generale dei Servizi Sociali, ing. Abis, ai dottori Carta e Dore che hanno attivamente collaborato.
Questo provvedimento è storico perchè la Sardegna diventa la regione di riferimento virtuoso per la cura domiciliare in famiglia di gravi patologie degenerative.

Monserrato 22 febbraio 2011

Il segretario
Salvatore Usala

Il presidente
Prof. Bruno Terlizzo

venerdì 4 febbraio 2011

Ribellarsi è giusto


No al fondo per la non autosufficienza
Non è stato accettato dal Governo l'emendamento delle Regioni per finanziare il Fondo di 400 milioni per la non autosufficienza. Lo ha annunciato l'assessore regionale ligure alle Politiche Sociali, Lorena Rambaudi, coordinatrice della commissione welfare in sede di Conferenza delle Regioni, dopo le notizie arrivate alle Regioni a Roma.
"Sono amareggiata perché il Governo non ha voluto dare nemmeno un segnale di attenzione ai disabili e alle persone più fragili - ha detto Rambaudi -. C'era un emendamento di tutte le regioni che chiedevano il ripristino dei 400 milioni dello scorso anno ma sarebbe bastato anche metterne una parte per sostenere gli impegni degli enti locali".
(Avvenire,  3/1/2011)

Liguria, spariti i fondi per 7000 disabili

Il governo non scuce i 400 milioni di euro destinati al fondo per la non autosufficienza, e in Liguria è a rischio l’assistenza alle 6800 persone, 5000 anziani e circa 1800 disabili, che ogni mese ricevono un aiuto economico (350 e 280 euro). Dice l’assessore Lorena Rambaudi: o si riduce il numero degli assistiti o l’importo degli assegni. Uno spiraglio c’è ancora, ed è la discussione in aula del “Milleproroghe”: «Da politico devo crederci, ma da amministratore non mi illudo». (Secolo XIX, 04 febbraio 2011)

Mentre il governo azzera il fondo non autosufficienze 2011, le regioni si adeguano alla politica dei tagli lineari. Perché non stabilire delle priorità? E come saranno spesi i 13 milioni di  € che la regione Liguria ha appena ricevuto dal fondo 2010? Proviamo a non tralasciare nulla? Cosa deve ancora accadere perché siano tutti i non autosufficienti a presidiare i luoghi del potere?
Una cosa è certa: quel giorno noi ci saremo.
(Alberto Damilano)

mercoledì 2 febbraio 2011

Le mille insidie del mille proroghe

di Alberto Damilano

E' in corso l'esame in Commissione al Senato del decreto con il provvedimento dei 100 milioni. 
Oggi l'emendamento che vanificava lo stanziamento, con l'introduzione di diciture generiche, dopo gli interventi di Mauro Pichezzi (Viva la Vita) e Salvatore Usala e Gianni Benedetti (Comitato 16/11), è stato ritirato, come comunicatoci dalla Sen. Franca Biondelli (Pd), componente della Commissione.

Questo l'articolo uscito ieri sul Fatto Quotidiano, a firma di Giampiero Calapà:

Oggi Vincenzo Orlando compie 62 anni, da quattro ha la Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) e da un anno è costretto a vivere a letto, con la necessità di un'assistenza 24 ore su 24 che lo Stato non fornisce. Vincenzo è più fortunato di altri perché ha cinque figli, anche se solo due, Antonietta e Maria (39 e 34 anni), possono occuparsi quotidianamente di lui. Lo Stato ha promesso mille volte di dare di più a Vincenzo e agli altri cinquemila malati di Sla d'Italia, l'ultima volta due mesi e mezzo fa: 100 milioni di euro, sembrava fatta. Ma in queste ore la speranza per l'ennesima volta viene negata, con emendamenti beffa partoriti da politici senza scrupoli. Con il classico colpo di mano dell'ultimo minuto. "Solo due mesi e mezzo fa manifestavano davanti al ministero del Tesoro, con malati provenienti da tutta Italia in barella e con i respiratori, con addosso lo sdegno e nel contempo l'umiliazione per essere stati costretti a tanto, offesi da mille promesse e aspettative puntualmente disilluse", denuncia Mauro Pichezzi, presidente di Viva la vita onlus, che spiega: "Anche questa volta pare proprio che alle famiglie non arriverà nulla". Infatti, il fondo vincolato alla forma dell'assistenza sociale indiretta, con il quale le famiglie avrebbero potuto assumere un assistente familiare, molto difficilmente verrà attivato.

PERCHÉ? 1l governo "del fare e della famiglia" promise di stanziare, con la legge di stabilità, 100 milioni di euro per l'assistenza domiciliare, inserendo a sorpresa anche la ricerca: 100 milioni vincolati a un fondo - quello prettamente sociale della non autosufficienza - poi azzerato e ripristinato solo per la Sla. "Già di per se un pasticcio! Così come è stato emanato, il definitivo articolo di legge presenta tanti e tali problemi di ordine tecnico che difficilmente potrà essere impiegato per quanto richiesto", spiega ancora Pichezzi.

MA NON È TUTTO, perché invece di porre un rimedio, il governo ha peggiorato la situazione con il decreto Milleproroghe, innescando una vera guerra tra poveri: i 100 milioni di euro diventano reperibili attraverso i meccanismi del 5 per mille che, nella migliore delle ipotesi, renderebbero disponibili le risorse fra due anni. "E tutto questo per un intervento - attacca Pichezzi - richiesto a tamponare l'emergenza in cui si disperano le cinquemila famiglie in cui vive un malato di Sla. E comunque non è risolto il problema di fondo di come e da chi verranno spesi i 100 milioni per la Sla". Il Milleprorogle approda, quindi, al Senato per l'iter di conversione in legge e da oggi saranno discussi gli emendamenti da parte delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio. Il 27 gennaio, la senatrice Franca Biondelli del Partito democratico - accogliendo la proposta di Viva la vita onlus - ha presentato un emendamento per sostituire il fumoso testo originario con "100 milioni di euro da destinarsi alle famiglie in cui vi sia un malato di sclerosi aniotrofica con diagnosi certa per sostenere la spesa, per l'anno 2011, dell'assunzione di assistenti familiari a domicilio".

"È DOVEROSO - afferma Biondelli - prestare la massima attenzione affinché questi soldi vadano direttamente ai malati e alle famiglie esposti ad enormi sacrifici, unicamente per le finalità per cui sono stati giustamente richiesti. Ho suggerito che il fondo per la disabilità grave possa essere finanziato con i proventi derivati dai premi non ritirati dalle vincite del monopolio di Stato".
Eppure le notizie che giungono dalla commissione del Senato "sono sempre più allarmanti", denunciano da Viva la vita: "Si propone di allargare il fondo all'orizzonte delle patologie gravi, non più dedicati unicamente alla Sla, e ben più preoccupante il senatore Lucio Malan del Pdl richiede che possano essere assegnati 'fino a' 100 milioni, quindi da 1 a 100 milioni di euro. Ci vuole un bel coraggio per fare i furbi sulla pelle dei malati! Si profila un disastro - conclude Mauro Pichezzi- ma sappiano che i malati sono pronti a manifestare di nuovo in piazza e stavolta davvero a oltranza, per non aver ottenuto quanto è stato richiesto a carattere di urgenza, per la situazione insostenibile in cui sono costretti a sopravvivere alla propria terribile patologia".

ANTONIETTA Orlando abita con suo padre Vincenzo ad Anagnina, estrema periferia sud-est di Roma. Ha anche una figlia di tre anni: "Gli infermieri stanno con mio padre solo quattro ore al giorno, per le cure igieniche. A tutto il resto devo pensare da sola. Metterlo sulla sedia per esempio, perché lui ha bisogno di esser messo a sedere. Immaginatevi questa scena ricorrente. lo che lo prendo per sistemarlo sul sollevatore e nel frattempo mia figlia che arriva per chiedermi di portarla in bagno a fare la pipì. Tanto che papà spesso mi fa capire che non vuole esser messo sulla sedia, ma io lo so perché: soltanto perché vede che sono strozzata, che non riesco a far nulla, che non vivo più. Domani (oggi per chi legge, ndr) devo mandare degli estranei a scegliere l'asilo di mia figlia per il prossimo settembre, perché quando stacca dal lavoro mia sorella è troppo tardi. Altrimenti non riesco a iscriverla. Che devo fare? Sempre domani (oggi. ndr) è il compleanno di mio padre". Auguri Vincenzo, nonostante la politica.